Di MATI ORTIZ
Avere buoni testimonial è fondamentale per qualsiasi attività, traduzione inclusa.
Sapere come trasmettere la tua marca e il tuo valore in modo efficace è certamente un grande risultato. Ma esiste un aspetto ancora più incisivo, importante da valutare: la opinione dei tuo clienti.
I testimonial fanno parte di un concetto di marketing chiamato letteralmente “prova sociale” che serve per rassicurare i potenziali clienti e mostrare loro la tua competenza nella traduzione.
Perché i testimonial sono così importanti nel settore della traduzione?
Perché in realtà sono importanti in qualsiasi settore.
Come sottolineo sempre, osservati in quanto cliente, e pensa a cosa fai prima di comprare qualcosa su Amazon o prenotare un hotel o Airbnb. Se ti piace ciò che vedi, la prima cosa, prima ancora di guardare il prezzo, è vedere cosa ne pensano gli altri.
Se le opinioni sono positive, allora valuti il prezzo.
Ma se sono negative, non ti prendi neanche il disturbo di verificare quanto dovresti investire.
Le opinioni altrui influiscono nelle nostre decisioni al momento di contrattare un servizio, persino più del denaro.
PICCOLO SEGRETO: Prima di contrattare i miei servizi, alcuni potenziali traduimprenditori o clienti di traduzione e copywriting mi hanno chiesto: “Posso parlare con qualcuno dei tuoi clienti per sapere come si sono trovati?”
E la mia risposta è chiara: certo che sì.
Ecco la forza dei testimonial.
Qual è il primo passo per ricevere un testimonial?
Qui non esistono trucchi: devi farti forza e chiedere.
Ti lascio alcune domande per incoraggiarti:
Hai fatto un buon lavoro con quel cliente?
Lo hai aiutato a risolvere un problema?
Credi di aver offerto un servizio di qualità?
Ti senti orgoglioso del lavoro consegnato?
Se la risposta è sì “sì”, non hai niente da temere. Fallo.
Dunque a partire da oggi, se non l’avessi mai fatto prima, una buona strategia è consegnare una traduzione, aspettare qualche giorno, e metterti in contatto con il cliente per chiedergli se è andato tutto bene, richiedendo un testimonial.
La confidenzialità è compromessa?
No.
Il cliente parlerà di te e di come hai gestito il progetto che ti ha assegnato. In nessun momento rivelerà informazioni riguardanti il tema tradotto.
Ma ovviamente, nel caso in cui un cliente sia particolarmente attento a questo tema, richiedi la sua opinione assicurandogli di proteggere la sua identità.
Applica il buon senso.
Come richiedere un testimonial?
Se lo pubblicherai nella tua pagina web, una buona idea è richiederlo per email o attraverso un formulario già impostato.
Alcuni strumenti utili in questo senso sono:
Potrai sempre chiarire cosa farai con il testimonial, perché il tuo cliente sappia fin dall’inizio che la sua opinione sarà pubblica.
Molte persone che si basano sulla strategia di marketing solo nei social media, si concentrano solo su LinkedIn. Lo svantaggio in questo caso è che questi testimonial non vengono diffusi, e qualsiasi altro cliente che utilizzi altre piattaforme non li potrpa vedere.
I pilastri dei testimonial
Secondo la mia opinione, qualsiasi testimonial si basa su tre pilastri fondamentali:
1. La trasformazione del tuo cliente
Devi mostrare il prima e il dopo aver lavorato con te, i suoi dubbi prima di iniziare e le certezze che ha acquisito ora.
2. L’identità
Dev’essere chiaro chi è la persona, qual è il suo lavoro e come si può trovare (a meno che, como indicato in precedenza, non esista un accordo di confidenzialità e protezione di identità).
3. La veridicità
Ovviamente, che ciò che indica il testimonial sia vero e verificabile.
ALTRO PICCOLO SEGRETO: se ti sembra esagerato, ti sorprenderà sapere che Upwork ha offerte di lavoro che offrono una remunerazione per ottenere falsi testimonial.
Non ricorrere mai a questi stratagemmi. È molto meglio avere testimonial non allineati con la tua nicchia (ma reali e che ti descrivano come un professionista) che richiedere false opinioni.
Formato dei testimonial
In riferimento ai tre pilastri, sono convinto che il modo migliore di mostrare un testimonial sia in VIDEO.
Sì lo so...non è così facile.
Ma in realtà al giorno d’oggi è tutto audiovisuale e il modo migliore per mostrare credibilità è attraverso questo formato: nel video si vede la persona che parla, si può ascoltare la sua voce, vedere i suoi occhi e i suoi gesti. Tutto ciò trasmette tanta energia, molta di più di un semplice testo.
Se non puoi per vari motivi, perché non te la senti o sai che la persona in questione è occupata e non lo farebbe, un testo va benissimo. Ma assicurati che includa una foto e un link ad un profilo accessibile nei social media.
Cosa deve avere un buon testimonial?
Un prima e un dopo.
Innanzitutto, la persona deve parlare della sua situazione prima di conoscerti, come ti ha trovato e perché ha scelto lavorare con te.
In seguito deve raccontare quali sono stati i benefici concreti nell’aver ottenuto un lavoro ben fatto.
Ad esempio: nel mio lead magnet precedente avevo il testimonial di una cliente di Medici senza Frontiere, raccontando che grazie al mio lavoro ha potuto ottenere il visto per lavorare in Etiopia.
Infine, dovrà indicare perché raccomanda i tuoi servizi.
Bonus: blocco di autorità nella tua pagina di traduzione
Se hai scritto un articolo per qualche blog, se hai partecipato a congressi o sei parte di una ONG, puoi usare tutto questo come una specie di portfolio perché i potenziali clienti abbiano un’ulteriore conferma della tua autorevolezza.
Puoi usare i loro loghi e link per chi voglia saperne di più e verificare facilmente le tue collaborazioni.
I testimonial… vendono?
Sì, tanto.
(Se non sei ancora riuscito ad accettare la parola vendere, questo articolo ti sarà utile).
Siamo esseri emotivi e razionali allo stesso modo: il sistema limbico è responsabile delle nostre emozioni; la neocorteccia si incarica del nostro processo cognitivo, della razionalità e strategia.
Con i testimonial facciamo innamorare la neocroteccia, facciamo in modo che la parte logica e razionale del nostro cervello pensi:
“Se questa persona, con il mio stesso problema, ha contrattato questo servizio e il problema si è risolto….perché non lo faccio anch’io?”.
Ed è in quel momento che saranno molto più vicini a raggiungere una decisione finale: lavorare con te.
E ora dimmi...hai già chiesto testimonial ai tuoi clienti? Ti è costato? Che strategia hai utilizzato e cos’hanno detto su di te?
Testo originale: https://www.letrasnomadas.com/como-pedir-buenos-testimonios/
Comments
Post a Comment